mercoledì 17 aprile 2013

assurdo il pensare

Oggi sono veramente io. Dovrei farmi una statua d'oro, riesco troppo bene a non lasciare andare via ciò che fa parte del passato. Sarà che mi è mancata la figura paterna. Sarà che sono troppo brava a boicottarmi o sarà l'ansia che mi mette la primavera. O l'ansia che mi mette l'esame di filologia romanza?
Sono un caso perso.
Avrei bisogno di una terapia d'urto. Un po' come quando andavo alle superiori. Solo che non avevo né marito né figlio. Estraniarsi per un po' era molto più semplice. 
Musica ad alto volume, giù a terra con un cuscino spiaccicato in faccia, potevo stare due giorni così. 
Obiettivo di adesso? Riprendermi un determinato spazio riempito per il momento da cianfrusaglie mentali, inutili e nocive. Volitive immagini di un passato che non torna e che non deve tornare. 
Avevo intenzioni ben più serie quando ho aperto questo post...per esempio parlare del fatto che oggi la macchina mi ha lasciata a piedi a 200 metri da casa e che si è riaccesa solo dopo dieci minuti. Ma non è il momento e non ne ho voglia. 

Mi riprendo me stessa, forse, adesso. 

Nessun commento:

Posta un commento