domenica 29 aprile 2012

A teatro con i bimbi...si può?

Ebbene si.
Secondo noi, con le giuste attenzioni si può anche andare a teatro con i bimbi, o come abbiamo fatto noi, organizzare la regia di uno spettacolo e successivamente vederlo in sala da spettatori.


Avvicinare i ragazzi al teatro. 
Avvicinare le famiglie con bambini a teatro.
Un teatro all'altezza di tutti. 
Un teatro per tutti e di tutti. 
Questi sono solo alcuni degli obbiettivi che ci siamo posti nella nostra strada.
Così abbiamo iniziato con il nostro piccolo Giosuè, il suo primo spettacolo lo ha seguito dal pancione, ebbene si, era li e nessuno lo sapeva.
 "Il sistema Ribadier" regia di mio marito e in parte mia ( la parte più stressante ), e mia anche l'introduzione del programma di sala. Non nascondo che ogni tanto ( essendo i primi mesi ) scappavo via in bagno a vomitare o salivo a casa, meno male che le prove erano li sotto. Non nascondo che la stanchezza si faceva sentire, ma la voglia di continuare ad organizzare qualcosa di così bello e utile mi ha fatta resistere.
Il secondo spettacolo nonché il suo primo vero spettacolo, lo ha visto a quattro mesi.
Abbiamo iniziato con le prove, ogni sera per un mese lui era li, attento ad ascoltare il suo regista papino e la mamma che parlavano discutevano delle battute e tutta quella gente li con degli strani libri in mano che girava a destra e sinistra dicendo cose incomprensibili.
Giosuè non ha mai pianto né lamentato.
Anzi, gli piaceva di più stare li, in sede, a seguire le prove, bello rilassato nella sua sdraietta che stare a casa ad annoiarsi.

Il battesimo teatrale di Giosuè è stato con lo spettacolo "Troppo bello per essere vero", regia di mio marito e idem per lo spettacolo precedente.
Lui tranquillo nella sua fascia, seguiva gli attori, poi dormicchiava un po', un occhiatina in giro e di nuovo a seguire lo spettacolo. Per me è stata la cosa più bella in assoluto, vedere mio figlio tranquillo a teatro, al buio, in mezzo a della gente che non aveva mai visto prima.
A questa sono seguite molte rappresentazioni, qualcuna anche con papà P in scena e come sempre Giosuè guardava ammirato il suo papino recitare e vivere il teatro.

Quindi, andare a teatro con i bimbi su può; anzi si deve! I bambini ascoltano, recepiscono tutto e una bella esperienza come andare a teatro non può che fare bene alla loro educazione e alla loro formazione.

Logicastrazione teatrale


Il teatro è un insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano nell'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo.
Proveniente dal greco θέατρον (théatron, che significa "spettacolo"), dal verbo θεαομαι (théaomai, ossia "vedo"[1]), comprende le arti tramite cui viene rappresentata, sotto forma di testo recitato o drammatizzazione scenica, una storia (un dramma, parola derivante dal verbo greco δραω drao = agisco)

Ecco cosa esce dal web se cerchiamo la parola: Teatro. 
Se cerco dentro al mio cuore cosa significa la parola teatro mi rendo contro che non c'entrano le discipline, gli eventi o le arti. Mi rendo conto che non ho pensato a nient'altro nella mia vita se non a quello. Non mi riferisco al lavoro in compagnie importanti o a contratti milionari. Mi riferisco alla voglia di dare e ricevere, ma soprattutto dare dare dare e ancora dare.
Il teatro è dare e ricevere. Forse a volte è solo dare senza ricevere e senza aspettarsi di ricevere.
Io da parte mia ho dato, ho dato così tanto che alla fine ho ricevuto, in cambio una marito.
Che bella sorpresa eh?
Conosciuto alle prove di uno spettacolo...
Il teatro è ciò che dai e ciò che prendi. E ancora io ho tanto da dare.

Avvicinare i ragazzi al teatro. 
Avvicinare le famiglie con bambini a teatro.
Un teatro all'altezza di tutti. 
Un teatro per tutti e di tutti. 
Questi sono solo alcuni degli obbiettivi che ci siamo posti nella nostra strada.

E mi fa impressione pensare che lui se la ricorda una bimba bionda che giocava con un cane alla sartoria dove era andato a provare il costume di scena. Lui calcava il palcoscenico...iniziava la sua scalata in teatro...ed io giocavo con un cagnolino e iniziavo la mia scalata alla vita.
Nella vita ci sono momenti giusti per conoscere le persone, quello di certo non era il momento giusto.
Ma questo si...questo lo è.

sabato 28 aprile 2012

sclerosi multipla

Oggi voglio parlarvi della sclerosi multipla in maniera semplice, senza tutti i paroloni usati dal medico ogni volta che abbiamo una visita.
La sclerosi multipla "SM" è una malattia autoimmune cronica demielinizzante, che colpisce il sistema nervoso centrale. Fine dei paroloni. 
Come dice papà Pasquale alle riunioni con i ragazzi delle scuole: "è come quando il pc va in palla, non risponde più ai comandi, se gli dici di muovere il mouse non lo fa, idem per la sclerosi, il cervello va in "tilt" e non rispondono più i comandi, muovi il braccio, muovi la gamba, muscoli facciali, parola, vista...solo che il computer lo formattate, mentre il cervello no. Stiamo proprio cercando una cura per "formattare" il cervello"
I ragazzi recepiscono molto bene l'idea del sistema nervoso centrale come il sistema di un computer, così senza usare paroloni possiamo spiegare loro cos'è la malattia e cosa provoca. 
Da quando conosco mio marito ho scoperto un mondo che non conoscevo ( anche se ne avrei fatto a meno ) la realtà della sclerosi multipla e molto più vasta di quello che si crede. Ci sono molti ragazzi colpiti da SM, a lui fu diagnosticata intorno al 2000, io avevo solo 10 anni...lui un po' di più. 
Ho scoperto la realtà dell'aism ( associazione italiana sclerosi multipla ) e i volontari che ne fanno parte. 
Ho scoperto che per qualcuno riuscire a tirare un calcio ad un pallone con il proprio figlio è un successo da annotare sul calendario. 
Ho scoperto che le famiglie che convivono con la sclerosi sono le famiglie più salde, dove ogni componente ha una marcia in più. 
Ho scoperto che sono forte, l'ho scoperto a mie spese ma adesso sono fiera di me, della mia reazione davanti ad un ostacolo. 
Ho scoperto che se non puoi combatterla, alleati con lei. Fattela amica e trova i suoi punti nevralgici per conviverci al meglio.
Ho scoperto che si va avanti con il sorriso, si cammina insieme, per noi e per il nostro cucciolo, non è sempre facile non è sempre tutto rosa, ma in quale casa lo è? 
http://www.aism.it/index.aspx?codpage=hp


In questo video ci siamo tutti noi...o almeno una buona parte
Presentazione delle attività della sezione provinciale AISM di Catania.

giovedì 26 aprile 2012

Pannolini lavabili Vivi Verde Coop

Oh eccoci di nuovo qui, il piccolo Giosuè se la dorme tranquillo nel lettone con il suo papà, in casa è calato un insolito silenzio.
Oggi voglio parlavi dei pannolini lavabili marca coop.

Quando è nato Giosuè ero un po' scettica sull'utilizzo dei pannolini lavabili in quanto mi era stato detto che portavano troppo lavoro che non avrebbero retto la pipì per più di mezz'ora, che non avrei potuto portare il bambino fuori senza mettergli prima un pannolino u&g  e come sempre tutte queste cavolate da terrorismo psicologico si sono rivelate una inutile diceria di tempi andati.
Primo pannolino lavabile di Giosuè un Ecopipo Pocket con interno in Micopile ed esterno in Pul, devo dire che ci siamo trovati molto bene, asciuga in fretta lascia la pelle del bambino asciutta ed assorbe notevolmente.

Così l'altro giorno mentre eravamo in giro, alla coop abbiamo visto appunto i pannolini lavabili della linea vivi verde marchio coop in cotone biologico.
Noi proviamo tutto non ci lasciamo scappare mai nulla ed essendo alle prime armi con i pannolini lavabili abbiamo deciso di prenderli.

Il modello è prefold ed è composto da 3 elementi:
1. La mutandina impermeabile con bande laterali per evitare le fuoriuscite di pipì e pupù realizzata per il 95% in cotone e 5% poliuretano.
2. Rettangolo ripiegabile in 3, in 100% cotone biologico.
3. Veli raccogli feci, biodegradabile al 100% per facilitare la rimozione di pupù solida del vostro pargolo.

Questo tipo di pannolino è molto comodo e pratico da usare, quando Giosuè fa pipì cambio l'inserto interno lasciando la sua bella mutandina asciutta e pulita. O almeno così dovrebbe essere. Ma non lo è, perché la mutandina che dovrebbe essere impermeabile si bagna tutta, soprattutto nelle cosciotte!
Per quanto riguarda le mutandine impermeabili potevano fare di meglio anche nelle alette, ma io mi sto cimentando nel fai-da-te sbizzarrendomi con le varie fantasie, idem per gli inserti da utilizzare all'interno, composti principalmente da più strati di cotone. Presto cercherò di realizzare un tutorial sulla mutandina impermeabile a taglia unica, dalla nascita al vasino.
Il pannolino di cui resto fedelmente stra-innamorata è il Sunny di Naturalmamma!!!
Un pannolino all'altezza dei sogni che ho.
Buonanotte a tutti e a presto.
Noemi



martedì 24 aprile 2012

Pasquale Musarra



Oggi tratteremo un tipo di poesia che ti prende e ti porta con se, in luoghi che non credevi esistessero.


Oggi parliamo dell'ultimo libro di poesie del nostro amico Pasquale Musarra
Lo abbiamo conosciuto nel dicembre del 2009, attraverso un'amica comune. 
In occasione della presentazione del suo volume Le curve della penna, da li sono seguite molte presentazioni del suo scritto, in coppia con mio marito Papà Pasquale, una delle esperienze più belle che si possa fare con il proprio compagno di vita: condividere una passione. 
Sinistra Papà P. al centro ci sono Io e sulla destra il poeta e psicoterapeuta, l'amico Pasquale Musarra
A sinistra il nostro grande amico Arcangelo Signorello poeta e Delfino -come ama definirsi. Su di lui ci sarebbe molto da dire...un solo post non basterebbe. 
Qui avevo appena scoperto di aspettare il nostro principino e tra nausee e mal di testa abbiamo letto con papà P alcune delle poesie di Musarra.

Ero proprio piccola qui e mi stupisco di quanto io sia cambiata con la nascita di Giosuè.
Da bambina a donna.
E molta di quella gente che, vuoi per la mia giovane età vuoi per la grande differenza di età con mio marito, non mi credeva in grando di assolvere un compito così grande meraviglioso e pieno di responsabilità come quello del genitore. Ma di questo ne parlerò un altra volta. 

domenica 15 aprile 2012

Una vita diversa: si può!

Ci siamo. 
Finalmente, per gentile concessione del nostro pargolo di nove mesi, abbiamo trovato qualche oretta di tempo per riuscire a sistemare questo nuovo blog, ancora tutto da costruire riempire e fare "nostro" e vostro. 


Non pretendiamo di avere l'esclusiva su tutti gli argomenti trattati, non vogliamo affermare nessuna nostra convinzione né tanto meno imporre il nostro modo di vivere, siamo semplicemente una famiglia che cerca di crescere ancora di più e portare qualcosa se non di nuovo ma di simpatico e utile sul web. 


Siamo in tre, ed un teatro, tanti fogli, della memoria. Siamo in tre ma abbiamo sei orecchie per sentire, sei occhi per guardare e tre bocche per parlare. L'espressione più alta dell'animo umano: l'espressione teatrale.


Avremo modo di presentarci, conoscerci e scambiare opinioni, perché a noi questo interessa: parlare, confrontarci e crescere. Attraverso le esperienze comuni e quelle personali che caratterizzano ognuno di noi, ognuno dei nostri bimbi e delle nostre famiglie. 


Sfasando i luoghi comuni e le frasi fatte che alterano il corso naturale della vita e degli istinti naturali che noi, se pur evoluti, esseri animali custodiamo gelosamente nel nostro inconscio, pronti ad uscire quando noi glielo permetteremo, come nel caso di una gravidanza o mentre si calca un palcoscenico!
Avremo modo di affrontare l'argomento in seguito, con calma, tra le pagine inesistenti di un blog.
Logicamente Teatranti Nella Vita.