Notte insonne.
Giosuè dorme nel suo lettino per dieci minuti poi inizia a piangere senza un apparente motivo.
Penso che abbia caldo e cerco di rinfrescarlo un po'.
Lo metto con me nel lettone, però per poco perché Pasquale era a dormire giù, sul divano, dove fa più fresco ed io senza lui dall'altro lato a fare da sfonda, non mi fido a lasciare Giosuè nel lettone. E faccio bene!!!
Si addormenta. Lo rimetto nel suo lettino.
Passano altri dieci minuti ( giusto il tempo di prendere sonno ) e inizia a piangere di nuovo. Stessa storia di prima.
Questa cosa si è ripetuta fino alle 5 del mattino, quando stremata crollo con Giosuè accanto a me nel lettone. Dorme pure lui.
Ad un certo punto sento un botto mentre dormo salto in aria e Giosuè che mi chiama quasi piangendo. Lo vedo giù, sceso dal letto ed in piedi che mi guarda ed ha una manina incastrata nel materasso.
Fortunatamente non si è fatto niente perché è sceso girandosi e non di testa ( come è solito scendere dai giochi in sala ) però io mi son presa uno spavento così grande che ho rimproverato anche Pasquale per non essere rimasto a letto, lui che poveretto cercava solo un po' di fresco sul divano.
La morale di tutto ciò è che:
figlio mio puoi piangere quanto ti pare ma nel lettone con me non ci vieni più,
se non sotto stretta sorveglianza.
Mi dispiace io amo dormire con mio figlio ma come scrissi qua:
Meglio un figlio in gabbia che un figlio al pronto soccorso!
Io comunque sono invecchiata di almeno dieci anni.