Un anno.
Credo che stavolta il post sia serio, è già passato un anno da quando ci siamo trasferiti qua, nella casa nuova, nella nostra bella casa a due piani con giardino. Dove finalmente dopo tre anni ho potuto portare Ronnie, il mio cane momentaneamente in stallo da mia madre.
Dire addio alla casa in centro, due stanze più bagnetto e cucina minuscola non è stato facile come pensassi. L'ultimo giorno, dopo aver portato via tutto la guardavo. In quella casa c'eravamo noi. L'entrata sempre piena di scarpe e borse, la cucina minuscola dove cucinavamo insieme, dove con il pancione mio, in due non ci stavamo più. I miei disegni su quel tavolo che troppe volte ci ha visti sbattere la rabbia e picchiare con le nocche dolenti.
C'è il minestrone che ho fatto aspettando lui che tornasse dalle prove.
C'è il comodino con lo scatolo della pizza che mi portava quando non mi andava di alzare il culo dal letto.
C'è una buccia di noce ed una di mandarino.
C'è l'impronta della mia scarpa sulla porta bianca, quando con tutta la rabbia che avevo in corpo gli ho detto di andarsene.
C'è un cassetto vuoto, dove ho posato i miei vestiti.
C'è la lavatrice comprata insieme perché non si poteva più portare i vestiti a mia madre o alla sua.
C'è un bagno piccolissimo, ma grandissimo quando il test di gravidanza è risultato positivo.
C'è un computer, ci sono tanti copioni, c'è il monologo di Mirandolina recitato all'ingresso.
Ci sono le corse di andata e di ritorno.
Poi c'è un pancione, una culla, un fasciatoio, c'è Giosuè minuscolo che torna dalla clinica.
Ci siamo noi, ho odiato quella casa tanto quanto l'ho amata. Ci sono così tante cose che descriverle tutte sarebbe troppo, anche emotivamente.
E poi, c'è la casa "nuova" la nostra! I nostri pavimenti, i nostri mobili, la camera da letto, la cucina, la stanza del pupo, abbiamo lasciato il luogo dove siamo nati, per continuare qua a crescere. Qui siamo noi, finalmente,
Ci siamo noi davanti al camino.
Ci sono io che faccio sali e scendi dalle scale cento volte prima di uscire.
C'è il prato verde.
C'è Giosuè che muove i suoi primi passi proprio li sopra.
C'è Ronnie che finalmente è di nuovo con me.
Poi c'è il Natale, il presepe, gli alberi in giardino pieni di lucine
quelle povere pecore del presepe portate a spasso da Giosuè
Ci tante cose e ce ne saranno altre.